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CONFRONTO PUBBLICO con CANDIDATI MOSCHI, BENINI E SANTI

A quasi una settimana dalle elezioni, il 17 maggio un nuovo confronto pubblico tra i candidati sindaci, organizzato dall’associazione Pro Volterra, ha riempito le sedute della sala consiliare. Moderato da Ilenia Pistolesi, giornalista del “La Nazione”, il confronto non ha previsto interventi del pubblico ma si è basato su domande mirate e 5 minuti a candidato per rispondere.
La prima domanda proposta ai candidati è stata proprio sullo spopolamento, che nel decennio 2008-2018 ha visto un calo in perdita del 10,3%.
La parola è stata data al candidato Giacomo Santi il quale, premettendo che per fronteggiare il calo demografico è necessario creare lavoro, ha delineato i punti di sviluppo economico da incentivare nella zona. Ha parlato dell’importanza di creare un distretto rurale Alta Val di Cecina e Val d’Era, capace di valorizzare l’agricoltura, anche attraverso l’etichettatura di prodotti di qualità come il Pecorino delle Balze, il sale di Volterra, l’olio e il tartufo. Ha insistito sulla necessità di nuovi accordi con la Solvay e l’importanza di fare rete con le imprese per lo sviluppo della zona industriale di Saline. Ha parlato dell’importanza di attivare un piano anticrisi con interventi a sostegno dell’occupazione e di sviluppare il turismo attraverso la rete con i comuni limitrofi al fine di creare un’offerta turistica varia.
Successivamente la parola è stata data alla candidata Benini che non ha ritenuto il dato del calo demografico così preoccupante, rispetto ad altri comuni. Importante rilanciare i servizi, l’ospedale, la banca per creare posti di lavoro, puntando sui giovani investendo sulla formazione professionale.
Il candidato Moschi ha posto l’attenzione sulle infrastrutture e sulla necessità di un nuovo regolamento urbanistico focalizzandosi sullo sviluppo della frazione di Saline in geotermia, rendendola attrattiva per le imprese.
Alla domanda su come valorizzare la nostra cultura, la candidata Benini definisce il ruolo fondamentale dell’amministrazione pubblica come punto di riferimento per le associazioni culturali e la necessità di valorizzare le realtà culturali attraverso finanziamenti ottenuti tramite euro progettazione. Moschi invece auspica la creazione di una fondazione di partecipazione per la gestione della cultura, creando parallelamente occupazione. Inoltre ipotizza la possibilità di riportare alla luce l’anfiteatro di recente scoperto, attraverso un protocollo di intesa con l’università, affinché l’indotto formativo porti studenti a stabilirsi per un periodo in città, per un recupero low cost del sito archeologico.
Santi controbatte ritenendo impossibile pensare ad un recupero del sito a basso costo. Servono finanziamenti che solo un’attenta euro progettazione può realizzare. Ritiene prioritaria la costituzione di una Consulta, poiché gli interventi spot fino ad ora erogati, non hanno portato a niente. Serve una pianificazione ed organizzazione che renda le strutture museali leggibili, prive di barriere architettoniche, adatte ad un pubblico più o meno adulto, ripensando ad una nuova segnaletica. Una cultura fruibile e valorizzata che è possibile sono con l’ottenimento di finanziamenti.
L’altro tema dibattuto è stato quello dell’istruzione e la formazione, dove l’intervento di Moschi si è concentrato sul portare a Volterra sedi universitarie.
Per Santi il rapporto con l’università deve essere centrale per avere concrete possibilità di successo nei programmi di finanziamento europeo, per questo sono necessari accordi quadro e convenzioni specifiche per lo sviluppo delle collaborazioni in attività di ricerca volte alla valorizzazione dei beni culturali, e paesaggistici. Questo anche per incentivare la nascita di un “turismo congressuale”. Propone inoltre di istituire all’interno della Casa Penale un corso universitario del DAMS specifico per coloro che svolgono attività artistiche in luoghi di disagio sociale, unico nel suo genere.
La candidata Benini rinnovando l’importanza della formazione professionalizzante, rimarca la possibilità di portare nelle scuole superiori nuovi indirizzi, come quello agrario e linguistico.
Alla domanda secca “unione dei comuni si o no?” Benini e Moschi concordano sul no, ribadendo l’inefficacia dell’unione mentre Santi ribadisce il si assoluto all’unione, sia in termini di ottimizzazione delle risorse che di importanza della rete tra i comuni dell’Alta Val di Cecina.
Il confronto di conclude con la domanda “in caso di elezione, che cosa farete nei primi 100 giorno di governo?”.
Benini parla di prendere subito contatti con ANAS per lo sblocco dei cantieri e subito dopo contattare il direttore generale della Asl per la questione “ospedale”. Moschi ribatte asserendo che nei primi 100 giorni è impossibile fare promesse troppo grandi, prefiggendosi di fare nell’immediato piccole cose ma significative, come spostare la zona camper dal parcheggio di Docciola alla Stazione, facilitando la polizia municipale nel controllo e nella gestione dell’emergenza.
Santi, in una accorata e a tratti commovente chiusura, ribadisce con forza che mancano le reti di relazione, nei primi 100 giorni, si prefigge quindi innanzitutto di incontrare i cittadini, affinché si sentano ascoltati da chi li amministra.

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