Oltre cento donne in Italia, ogni anno, vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. Ma ai casi più eclatanti di femminicidio si aggiungono gli abusi,le molestie, i maltrattamenti,le persecuzioni e le violenze che spesso sfuggono ai dati, ma che se non fermati in tempo aumentano il rischio di nuove vittime.
I dati non sono confortanti. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia.
Contrastare il fenomeno della violenza significa anche creare situazioni di supporto ed accoglienza per le vittime di violenza, che spesso, trattandosi di maltrattamenti dentro le mura di casa, necessitano di percorsi protetti attivati dal servizio sociale.
#FareVolterra propone di avviare una progettualità, concertata con la Società della Salute Alta Val di Cecina e Val d’Era, per la realizzazione di una casa di accoglienza per donne maltrattate, esposte o vittime di minaccia, di violenza fisica, psichica, sessuale, con possibilità di ospitalità ed alloggio per donne sole e con figli. La proposta è quella di utilizzare le strutture dell’area Asl, riqualificandole. Strutture quest’ultime che risponderebbero in pieno ai requisiti strutturali previsti per tali progetti in quanto ubicate nelle vicinanze del centro città e facilmente raggiungibili con mezzi pubblici.
L’accesso alla casa d’accoglienza, previsto anche per vittime residenti in altre zone, offrirebbe protezione in un luogo ed un ambiente accogliente come il nostro, in quanto Volterra ha una lunga storia nella gestione virtuosa e illuminata del disagio in genere.